Novità

Apr 07 2008

Anticipazioni - Marco Bertoni: scrivere per il web con l’accessibilità in mente

Il dibattito generato dalla Legge 4/2004 ha posto in secondo piano l’importanza degli aspetti redazionali per l’accessibilità e l’usabilità del Web. Nonostante ciò, in questi ultimi anni è stata notevole la domanda di formazione da parte dei redattori delle Pubbliche Amministrazioni e del settore privato.

Il redattore Web è spesso una figura a metà tra lo scrittore e il tecnico. Per questo è necessario affrontare sia gli aspetti editoriali della pubblicazione dei contenuti sul Web, sia quelli tecnici. I manuali sulla scrittura e sull’usabilità più noti quasi sempre trattano marginalmente le tecniche di accessibilità del Web.

Da un lato, quindi, il suggerimento o la regola editoriale, dall’altro la spiegazione dell’implementazione tecnica insieme alle implicazioni per l’accessibilità e l’usabilità del Web. Il pubblico non sarà posto di fronte a un asettico elenco di principi, bensì a una guida operativa, impostata sul mondo reale del Web italiano.

Il seminario sarà suddiviso in tre parti:

Pensare i contenuti

A partire da qualche cenno alla psicologia della comunicazione, in particolare sulla comunicazione digitalizzata e sulla discomunicazione, saranno introdotte l’accessibilità, l’usabilità e l’architettura dell’informazione, in una prospettiva multidiscliplinare.

Scrivere i contenuti

In questa parte analizzeremo brevemente alcuni stili di scrittura (per esempio giornalistico, pubblicitario, amministrativo ecc.) per proseguire proponendo una serie di tecniche e regole editoriali specifiche per il Web1.

Pubblicare i contenuti

Infine ci occuperemo dei sistemi di gestione dei contenuti per il Web (Content Management Systems, piattaforme per blog ecc.), con particolare attenzione alle caratteristiche necessarie per garantire l’accessibilità dei contenuti.

Il pubblico di riferimento del seminario sono tutte le persone che pubblicano, o desiderano pubblicare, contenuti sul Web. Dal blogger al Web designer, passando per il redattore professionista o il “tecnico” che desidera ampliare i suoi orizzonti.

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  1. A dimostrazione della sensibilità dell’argomento è da notare che il Dipartimento della Funzione Pubblica già nel 1997 rilasciava un Manuale di Stile che conteneva un serie di “Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche”, senza contare il progetto Chiaro! per la semplificazione del linguaggio amministrativo. [indietro]

Mar 27 2008

Perché è necessario fare cultura sull’accessibilità del Web?

Tag:Tag , , Bertoni @ 12:18

In Italia negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante nel campo dell’accessibilità, almeno per ciò che concerne il Web.

Non mi riferisco al numero di siti realmente accessibili, una percentuale sempre molto bassa, ma alla nascita di una nuova cultura dell’accessibilità che molto lentamente sta permeando la Pubblica Amministrazione e le aziende private più illuminate.

Si può dire che l’interesse generale per questi argomenti è cominciato con la Legge 4/2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”. La pubblicazione di questa legge ha fatto in modo che lentamente un numero sempre maggiore di sviluppatori web digiuni in materia cominciassero a interessarsi all’accessibilità. Ovviamente, gli sviluppatori più responsabili conoscevano da tempo questi argomenti e si formavano seguendo le attività del WCAG Working Group del W3C.

Questa legge, con tutti i suoi difetti, è oggi considerata un esempio di eccellenza per tutta l’Europa (e non solo).

Chiaramente ogni cosa è perfettibile, specialmente quando si parla di tecnologia, e la 4/2004 non scampa a questa verità. Resta il fatto che con essa si è innescato un circolo virtuoso che si spera porti negli anni futuri a un livello di accessibilità accettabile per i siti Web italiani, pubblici o meno.

È sul fronte della cultura, infatti, che si gioca il futuro dell’accessibilità. Bisogna rivolgersi agli interlocutori istituzionali o privati parlando seriamente di accessibilità, spiegandone il senso e i vantaggi - anche economici - ma soprattutto portando esempi concreti di applicazione.

Non è possibile, inoltre, ottenere risultati seri senza multidisciplinarietà. L’epoca della contrapposizione tra il tecnico esperto di accessibilità, il designer e l’esperto di usabilità deve terminare. Solo una visione olistica dell’accesso all’informazione potrà cambiare il Web italiano.

Gli aspetti tecnici, quindi, sono importanti solo se si pone al centro del processo il contenuto. Per costruire un sito web fruibile, quindi, è necessario che il team, o il singolo sviluppatore, acquisisca competenze in materie come usabilità e architettura dell’informazione, insieme alla conoscenza delle tecniche di accessibilità.

Promuovere la cultura della condivisione e compenetrazione delle discipline del web in relazione all’accessibilità è il pensiero che ci ha guidato nella progettazione del convegno Web Senza Barriere.

Alcuni dei maggiori esperti italiani di accessibilità, architettura dell’informazione e trovabilità, diritto e Internet, disabilità e tecnologia, linguaggi standard del Web, information visualization, web writing, usabilità e User-centered Design, user experience, web prototyping e web semantico si troveranno riuniti per condividere competenze ed esperienze.

Non credo di sbagliare affermando che in Italia è la prima volta che succede.

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