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Mar 18 2008

Anticipazioni - Luca Rosati: verso un’architettura dell’informazione integrata: dalla carta al web ai luoghi

Abstract

Il concetto di architettura dell’informazione non è proprio solo del Web, ma di ogni contesto del nostro agire quotidiano, e diviene tanto più cruciale quanto più densa e complessa è l’informazione che pervade tali contesti. L’obiettivo del seminario è mostrare un modello integrato di architettura dell’informazione capace di funzionare trasversalmente ai diversi contesti dell’agire, dagli ambienti fisici a quelli digitali.

Lo scenario

Più che come disciplina a sé stante, l’architettura dell’informazione si configura come un sapere trasversale situato al confine fra più discipline (architettura, biblioteconomia, scienze sociali e cognitive, scienze del linguaggio e dell’informazione).

E se inizialmente questo sapere ha riguardato soprattutto il Web (si parla infatti di architettura dell’informazione per il World Wide Web), negli ultimi anni esso si va estendendo a un più ampio insieme di contesti, sia fisici sia digitali. Fenomeni come l’ubiquitous computing, l’Internet delle cose e la complessità dei flussi informativi interni a enti o aziende dimostrano che una corretta organizzazione dell’informazione è strategica non solo nelle biblioteche o nei siti web ma anche in contesti e spazi fisici.

Fra l’altro, oggi, molte nostre attività quotidiane richiedono un continuo passaggio fra canali d’informazione assai eterogenei fra loro per formato, codifica, modalità d’interazione. Vale a dire che per portare a termine molti compiti è necessario sempre più spesso attraversare più domini (leggo un articolo, mi sposto sul Web per approfondire alcuni riferimenti trovati là, e poi magari decido l’acquisto di un bene o servizio)

La sfida

Garantire all’utente una continuità esperienziale nel passaggio da un contesto/dominio a un altro è la sfida che il design dell’interazione e la user experience saranno chiamate ad affrontare sempre più nei prossimi anni.

In quanto elemento che concorre a definire la user experience, l’architettura dell’informazione può giocare in tal senso un ruolo strategico. Essa si fonda infatti su principi di organizzazione della conoscenza indipendenti dal supporto fisico (cartaceo, digitale o altro) della conoscenza stessa. E proprio per questo l’architettura dell’informazione si presta assai bene a fungere da collante fra molteplici contesti, assicurando una continuità nel passaggio dall’uno all’altro, cosicché gli utenti non dovranno apprendere ogni volta un modello mentale e d’interazione differente.

Come esiste un’immagine coordinata esiste allora anche un’architettura dell’informazione coordinata, capace di connettere fra loro i diversi domini di un’azienda (sito web, uffici, negozio) dal punto di vista dei flussi informativi, dell’organizzazione della conoscenza, della trovabilità (findability, wayfinding).

Casi studio

Nell’ambito di questo scenario, il seminario proporrà alcuni casi studio di architetture informative integrate analizzando i principi caratterizzanti di questi modelli, in cui logiche tipiche del Web sono applicate anche al software, all’hardware o ad oggetti e spazi fisici, e viceversa.

I casi riguarderanno: Apple, Amazon, Ikea e altri esempi di retail design.

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