Apr 01 2008
Anticipazioni - Livio Mondini: l’accessibilità nei formati documentali e nei linguaggi di markup
L’accessibilità nei formati documentali
Si sentono spesso pronunciare parole impegnative come “dematerializzare i processi documentali”, o si assiste a una lotta senza esclusione di colpi fra formati, più o meno “aperti”, più o meno standard. Ma che significa in pratica? E che cos’è un formato documentale accessibile? Che caratteristiche deve avere un documento elettronico per poter essere definito accessibile? E quali strumenti ci vogliono per realizzarlo?
Durante il seminario si affronteranno questi inquietanti interrogativi, e verrà spiegato come risolverli.
Accessibilità dei linguaggi di markup
Siamo abituati a pensare ai linguaggi di markup come sinonimo di HTML. È normale, i linguaggi di markup sono diventati popolari con il Web. Però, in realtà il Web e il suo linguaggio rappresentano una minima parte dell’ampio mondo del markup.
Il W3C ha svolto un gran lavoro nella creazione del linguaggio HTML, o delle sue future versioni, ma i problemi dell’accessibilità non riguardano esclusivamente il Web.
I linguaggi di markup vengono utilizzati, per esempio, nei processi editoriali che conducono alla realizzazione di documenti destinati alla stampa, e oggi sempre di più questi stessi documenti devono poter essere utilizzati anche su altri media, dall’onnipresente Web ai CD-ROM, e devono essere in grado di adattarsi a una grande varietà di periferiche, dai PC ai palmari.
E, soprattutto, dovrebbero essere consultabili da chiunque.
Come si inserisce la problematica “accessibilità” in questo contesto?
Potrà essere fonte di stupore scoprire come questo aspetto sia stato affrontato e risolto in numerose DTD diverse da HTML, come DArwin Information Typing Architecture (DITA), DocBook, ODF 1.1, PDF.
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