Apr 07 2008

Anticipazioni - Adamo Liberto e Steven Sintini: i requisiti di accessibilità e gli strumenti di supporto alla valutazione.

A quattro anni dall’emanazione della Legge 9 gennaio 2004, “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”, ci sono tutte le condizioni per discutere sullo stato di attuazione della legge, per analizzare i risultati finora raggiunti e i tanti progetti in cantiere.

La legge sull’accessibilità ha rappresentato un importante passo in avanti che ha posto l’Italia, dal punto di vista normativo, all’avanguardia in Europa e non solo.

Se però non si continua a lavorare nella direzione della diffusione della cultura dell’inclusione e se non si da seguito ai regolamenti attuativi previsti dalla normativa si corre il rischio di disilludere le aspettative che si sono poste attorno al tema dell’accessibilità.

Sarà interessante analizzare i cambiamenti che in questi ultimi anni stanno interessando il web in Italia, i progetti in corso e le recenti indicazioni dei gruppi di lavoro della Commissione Europea in tema di e-accessibility ed e-inclusion.

Quando si parla di accessibilità, spesso molti sviluppatori, web designer e grafici si lamentano del fatto che i siti accessibili non siano graficamente accattivanti, come se le motivazioni della scarsa attenzione grafica fosse imputabile unicamente all’accessibilità e che progettare un sito con l’accessibilità in mente significasse necessariamente trascurare la creatività o la resa grafica del sito.

L’accessibilità diventa invece una sfida alla creatività: è possibile creare pagine accattivanti ed esteticamente appariscenti utilizzando le tecnologie più innovative, gli stessi effetti grafici ed estetici infatti, possono essere realizzati anche utilizzando tecnologie accessibili.
Per tale motivo si cercherà di sfatare tali falsi miti con dimostrazioni ed esempi pratici.

Il taglio pratico del seminario sarà poi testimoniato dagli interventi in tema di requisiti tecnici di accessibilità, metodologia di verifica e strumenti a supporto della valutazione.

Il nostro obiettivo sarà di far comprendere come i 22 requisiti rappresentano il recepimento ragionato delle istanze di tutti gli utenti del Web, anche degli utenti disabili. In questa maniera si tenta di garantire a tutti i cittadini pari dignità e pari opportunità di fruizione delle informazioni e dei servizi che la PA italiana erogherà sul Web. Ci concentreremo quindi sugli aspetti tecnici ed implementativi della legge, analizzando, oltre ai 22 requisiti tecnici, anche le motivazioni che hanno portato a ciascun requisito e le tecniche per la loro implementazione.

Dopo avere analizzato nel dettaglio i requisiti della Legge 04/2004, continueremo il nostro percorso volto alla comprensione e all’applicazione dei requisiti tecnici con la metodologia di valutazione dell’accessibilità di un sito o di un’applicazione Web, cercando nel contempo di sgombrare il campo da troppe “inesattezze” ed equivoci che spesso e volentieri finiscono col tramutarsi in alibi per gli sviluppatori ed in siti erroneamente proclamati accessibili per gli utenti.

Analizzeremo i vari strumenti e tools a disposizione in rete per analizzare in maniera semplice ed esaustiva ogni singolo requisito.
Verrà sottolineata l’importanza di pensare all’accessibilità del sito o dell’applicazione Web based in ogni fase dello sviluppo; dalla specifica dei requisiti fino alla manutenzione del sito, il continuo confrontarsi con il livello di accessibilità e di qualità raggiunto è un’attività che deve rientrare nell’ordinario, mentre invece troppo spesso si avvia una fase di valutazione quando è oramai troppo tardi. Il rischio è di ostinarsi a navigare a vista in mari tumultuosi e non facili da padroneggiare, mentre invece serve il continuo conforto di una “bussola”: la valutazione dell’accessibilità appunto.

Il ciclo della valutazione prevede una serie di step ciascuno dei quali risulta necessario, nessuno dei quali risulta sufficiente. L’unico modo per ottenere responsi attendibili è percorrere il ciclo per intero, magari in momenti diversi del ciclo di vita dell’applicazione Web, ma se da una parte è vero che la validità (grammaticale e semantica) del codice ha un valore innegabile, è anche vero che è praticamente inutile parlare di accessibilità se la si riduce ad un “fatto tecnico” e se ci si dimentica che un sito Web è costruito per essere visitato dagli utenti, e che il loro apporto in termini di collaudo e di feedback è fondamentale ai fini della corretta valutazione.

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