Apr 03 2008
Anticipazioni - Rino Caputo e Michela Zompetta: Keep it short: falla corta!
Con il seminario si intende aggiornare la pratica dell’italiano scritto e orale fornendo stimoli, indicazioni e suggerimenti utili per accrescere la padronanza della scrittura e di un parlato consapevole dei diversi registri espressivi, in modo da districarsi efficacemente tra le realtà e le finalità comunicative ed espressive delle diverse tipologie testuali, anche sulla scorta delle nuove realtà della scrittura ‘in rete’ ipertestuale.
Tra gli argomenti trattati ci si soffermerà sul testo verbale orale e scritto, per evidenziare la sua esistenza in quanto principalmente atto comunicativo che realizza, dunque, l’obiettivo fondamentale di mettere in comune informazioni in una concreta situazione.
Si prenderanno in considerazione i suoi requisiti principali (coesione, coerenza, intenzionalità, accettabilità, informatività, situazionalità e intertestualità) indispensabili per giungere all’elaborazione di un testo che abbia chiarezza espositiva ed efficacia comunicativa e in cui la validità dei contenuti sia accompagnata da uno stile adeguato.
Si analizzeranno quindi le connessioni, ma soprattutto le differenze esistenti tra la comunicazione scritta e orale; si esamineranno, inoltre, le principali tipologie testuali – nella consapevolezza della variabilità dei testi e delle diverse caratteristiche che essi assumono a seconda del genere testuale a cui appartengono e dello scopo per cui sono prodotti – per giungere ad essere in grado di stendere un qualsiasi testo in maniera pertinente ed efficace.
Attraverso l’analisi di tali argomenti si metterà in evidenza che acquisire una migliore padronanza della scrittura e dell’espressione significa non solo una migliore capacità di pianificare, organizzare e realizzare un testo in maniera chiara, coesa e coerente, ma, anche sulla base delle esigenze comunicative di scrittura e lettura dei testi in ‘rete’, la capacità di condensare il significato dei messaggi che nella realtà ipertestuale sono maggiormente fruibili nella loro brevità.
Si ricorderà in proposito come per verificare la difficoltà di lettura di un testo in modo quantitativo si possa utilizzare – anche se solo in maniera orientativa – la formula di Flesh in base alla quale uno scritto risulta tanto più leggibile quanto più contiene frasi brevi e parole di poche sillabe.
La formula, applicata alla lingua italiana, è la seguente:
L = 206 – (p + 0,6s)
“L” è l’indice di leggibilità, “p” è il numero medio di parole per frase e “s” è il numero medio di sillabe per 100 parole. Quanto più “p” e “s” sono grandi tanto più “L” è piccolo e viceversa. Se L = 0 il testo risulta illeggibile; se L = 100 il testo è di alta leggibilità.
Si offriranno quindi suggerimenti per la realizzazione di un testo breve nella consapevolezza che la difficoltà maggiore per realizzare un elaborato sintetico è la selezione delle informazioni che avviene attraverso l’individuazione di quelle essenziali, di quelle che, seppur importanti, possono essere taciute, e delle marginali.
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