Citazioni

Ian Hickson su HTML 5

Perché non metter fine al tag soup semplicemente richiedendo ai programmi utenti di accettare solo marcatura conforme alle specifiche?

Ci sono letteralmente dozzine, se non centinaia di miliardi di documenti già esistenti sul web. Uno studio su un campione di diversi miliardi di questi documenti con un test di implementazione della specifica del parser di HTML5 che ho fatto per Google ha portato ad una stima molto conservativa della frazione di queste pagine con errori di marcatura a più del 78%. Quando abbiamo modificato un po’ il test per cercare qualche altro errore, il numero è diventato 93%. E questi sono solo errori di pura sintassi – non ho contato gli usi sbagliati di HTML, come mettere un p dentro un ol.

Se chiedessimo ai browser di rifiutare questi documenti, allora non potremmo più sfogliare oltre il 90% del web.

Ma considera anche questo: mettiamo che un browser mostrasse messaggi di errore su mezzo web, e un altro browser non mostrasse alcun messaggio di errore e invece mostrasse il web più o meno come voleva l’autore. Quale browser sarebbe preferito dall’utente medio?

Se vogliamo che HTML 5 abbia successo, dobbiamo essere sicuri che i produttori di browser lo tengano in considerazione. Ogni requisito che faccia scendere le quote di mercato dei browser che non seguano le specifiche verrebbe immediatamente ignorato.

http://www.ecologiadeisitiweb.net/interviste/ian-hickson-su-html5

Opposizione leggerezza-peso

– Italo Calvino, Leggerezza, da Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Oscar Mondadori, 1993, pagina 7 (e seguenti).

Lo stile del Web

Più seriamente l'autore ha la possibilità di attirare lo sguardo dei suoi lettori su alcune frasi o parole che egli vuole mettere in evidenza, modulandone l'enfasi rispetto alle altre. In questo modo le parole, da trasparenti che erano, diventano pienamente visibili e consapevolmente si fanno immagine. Dal punto di vista funzionale possono indicare un'azione possibile, un punto di svolta (un link), ma possono anche, grazie agli attributi di forma e colore, dispiegare un'emozione, divenire esse stesse un evento. Comunicano non solo per il significato cui rimandano, ma anche per la forma che assumono.

– Franco Carlini, Lo stile del Web. Parole e immagini nella comunicazione di rete, Einaudi 1999, pagina 146.

Riproducibilità tecnica e perdita dell'unicità

Nel giro di lunghi periodi storici, insieme coi modi complessivi di esistenza delle collettività umane, si modificano anche i modi e i generi della loro percezione sensoriale. Il modo secondo cui si organizza la percezione sensoriale – il medium in cui essa ha luogo –, non è condizionato soltanto in senso naturale, ma anche storico.

– Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi 2000, pagina 24.